Descrizione
Indirizzato alla valorizzazione del patrimonio dorico, richiama il presupposto di una Cultura Adriatica avanzato dallo storico dell’Arte Pietro Zampetti
Prende avvio con il mese di ottobre il progetto Dicolab In nome delle Muse. Biblioteca, teatro, spazio-città, promosso dalla Biblioteca Benincasa del Comune di Ancona e dal Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia su finanziamento della Scuola nazionale per il Patrimonio.
Un risultato importante, conseguito grazie alla collaborazione fra i due enti, per l’attivazione di una borsa di ricerca scientifica indirizzata alla valorizzazione del patrimonio dorico. Le azioni di studio e di ricerca, di base e applicata, saranno indirizzate alla progettazione di spazi di musealizzazione e comunicazione, progettati user-oriented per la riapertura al pubblico di Palazzo Mengoni-Ferretti, rinnovata sede dell’istituzione cittadina.
Inserite nel più ampio progetto PNRR dei Cantieri della digitalizzazione, le attività di ricerca si concentreranno sul fondo archivistico del Teatro delle Muse di Ancona, sulle fonti manoscritte sulla storia della città e sulla raccolta di manoscritti musicali: importanti testimonianze della vita culturale, da rendere accessibili al pubblico e ai cittadini residenti.
Fra gli obiettivi del progetto, non mancherà l’apporto agli studi storico-artistici, utili alla riapertura della Pinacoteca e al patrimonio diffuso.
L’assessore alla Cultura Marta Paraventi esprime “la massima soddisfazione per l’avvio di questo progetto che ha come focus la valorizzazione della Biblioteca Benincasa come custode del patrimonio antico la cui conoscenza è imprescindibile anche in vista della riapertura nella sede di Palazzo Ferretti. Lo studio di fonti manoscritte sulla storia e la cultura cittadine, incluse le chiese della città, saranno quindi utilissimi anche per l’attività della Pinacoteca Francesco Podesti e per le celebrazioni del 2027 del Teatro delle Muse, che nasce dove sorgeva la chiesa di S. Nicola dove era collocata la pala di Carlo Maratta oggi in pinacoteca. La collaborazione con Ca Foscari si inquadra quindi nel più ampio di segno di valorizzazione di Ancona anche come crocevia della cultura adriatica, tema sviluppato anche nel dossier di candidatura Ancona 2028”.
Studiosa già impegnata in campagne di studio sulla storia della città e del suo patrimonio, proponente della borsa e responsabile scientifica, la ricercatrice Caterina Paparello manifesta la soddisfazione di Ca’ Foscari per aver esteso i propri interventi di ricerca in Adriatico. Rimarcando le funzioni naturali dei porti di Venezia e Ancona nella circolazione dei saperi e dei fatti artistici, sono lieta di condurre questo progetto nel segno impresso da Pietro Zampetti di una comune “Cultura figurativa adriatica”, auspicando un rapporto di durevole collaborazione fra il capoluogo dorico e l’Università di Venezia.
Selezionato sulla base di rigorosi criteri, è risultato vincitore della borsa di ricerca il dott. Antonio Cipullo, il quale dopo essersi formato fra Milano e Venezia, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Udine. Studioso con all’attivo diverse pubblicazioni e collaborazioni nazionali e internazionali, Antonio Cipullo svolgerà nove mesi di ricerca fra Ancona e Venezia.
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Ultimo aggiornamento: 7 ottobre 2025, 16:03