Descrizione
Annunciato l'artista vincitore dell'edizione 2025 SIMONE BERTI
Il Premio Marche 2025 – Biennale d’Arte contemporanea torna nella città di Ancona dopo venticinque anni, dove nacque nel 1957. A celebrare questo nuovo percorso, una mostra dal titolo Erratica ospitata alla Mole Vanvitelliana dal 22 novembre 2025 al 28 febbraio 2026, promossa e co-organizzata da AMIA e Comune di Ancona-Assessorato alla Cultura con il sostegno di Regione Marche, ne racconta la storia, attraverso tre differenti sezioni. Un excursus dagli esordi fino alla fine degli anni Novanta del Novecento, poi un focus sui 25 anni in cui si è svolto lontano dalla natia Ancona dal 2000 al 2024 a cura di Elena Pontiggia e Gabriele Simongini e infine una parte dedicata agli artisti che rappresentano lo stato attuale dell’arte contemporanea a cura di Giacinto Di Pietrantonio.
In occasione dell’inaugurazione della mostra è stato annunciato il vincitore del Premio Marche 2025 che è l’artista Simone Berti ed è stata assegnata anche la Targa “Alfredo Trifogli” all’artista Edoardo Piermattei.
Il Premio Marche prende il via nel 1957 ad Ancona grazie alla figura di Alfredo Trifogli, personaggio cardine della storia cittadina, con lo scopo di promuovere la ricerca nell’arte contemporanea.
Promosso dall’A.M.I.A. - Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche, il suo obiettivo ora come allora è sempre il medesimo: valorizzare il territorio marchigiano in ambito artistico, qualificando e accreditando definitivamente la Regione come territorio geografico di riferimento per il dibattito intorno alle dinamiche dell’arte contemporanea, dando allo stesso tempo continuità alle attività espositive realizzate nelle precedenti edizioni, da quelle storiche a quelle più recenti.
Svoltosi ad Ancona fino al 1999, la storia del Premio subisce una battuta di arresto e riprende poi nel 2018 con due edizioni realizzate ad Ascoli Piceno e altre due ospitate ad Urbino.
Nel 2025 il Premio Marche torna definitivamente ad Ancona con la mostra Erratica grazie alla volontà del Comune, riaffermando i suoi principi ispiratori e allo stesso tempo proponendosi come un appuntamento biennale che possa rilanciare la città come polo d’arte contemporanea, in linea con quanto indicato nel dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2028.
Con l’inaugurazione della mostra è stato annunciato anche il vincitore del Premio Marche 2025 che è stato assegnato all’artista Simone Berti (1966) “per la conversione innovativa della ricerca nella pratica dell’arte contemporanea e per la sua riconosciuta personalità artistica di livello nazionale, anche convertita nel territorio con la docenza alla Cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Urbino”.
La Targa “Alfredo Trifogli” è stata consegnata all’artista Edoardo Piermattei “per l’originale, complessa e stratificata ricerca artistica tra pittura, scultura, architettura e installazione per un’indagine del rapporto tra l'essere umano e la natura, esplorandone temi come memoria, archeologia, mito e tempo e per la recente e riconosciuta affermazione a livello nazionale nel contesto dei giovani autori anche marchigiani”.
L’Assessora alla Cultura del Comune di Ancona Marta Paraventi, dopo i saluti, ha dichiarato: “Erratica è il titolo scelto per accogliere ad Ancona la storica rassegna di arte contemporanea che da decenni ha segnato la vita culturale regionale e nazionale: il Premio Marche, fondato da Alfredo Trifogli, già sindaco della città e instancabile promotore di cultura. La Mole Vanvitelliana è lo scenario ideale per ospitare «Erratica», curata da un team di esperti — Elena Pontiggia, Gabriele Simongini e Giacinto Di Pietrantonio, con Marco Tittarelli che ha curato la sezione sulla storia del Premio e il suo legame con la Pinacoteca Francesco Podesti— e concepita per guidare il pubblico, attraverso servizi didattici e una serie di conferenze, alla scoperta dei protagonisti dell’arte contemporanea degli ultimi decenni. Per l’occasione, inoltre, grazie al supporto di Estra e ViVa Energia, sarà pubblicata a breve la prima guida alle opere di scultura all'aperto, uno strumento utile ad arricchire l’offerta di turismo culturale in città e del percorso di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2028”.
LA MOSTRA ERRATICA
Il percorso espositivo inizia con un excursus che ripercorre la storia del PREMIO MARCHE dagli anni Cinquanta agli anni Novanta del Novecento ricordando la figura di Alfredo Trifogli, fondatore e promotore della Rassegna, e valorizzando la collezione d’arte contemporanea della Pinacoteca Civica “Francesco Podesti” di Ancona, nata proprio grazie alle opere del Premio Marche, con una selezione di opere a cura di Marco Tittarelli provenienti dalla Pinacoteca stessa.
Il cuore della mostra presenta un focus, a cura di Elena Pontiggia e Gabriele Simongini, che riflette sul tema dell’assenza della manifestazione dal 2000 al 2024, realizzando una ricognizione dello stato dell’arte contemporanea durante questi 25 anni attraverso 25 artisti che a livello nazionale hanno caratterizzato con il proprio lavoro il corso di questi cinque lustri e che si sono imposti in questo arco di tempo all’attenzione della critica e del pubblico. Tra gli altri, sono stati individuati in questa prima sezione: Vanessa Beecroft, Gabriella Benedini, Giuseppe Bergomi, Alberto Biasi, Loris Cecchini, Enzo Cucchi, Chiara Dynys Omar Galliani, Massimiliano Galliani, Giuliano Giuliani, Giorgio Griffa, Emilio Isgrò, Maria Lai, Ugo La Pietra, Eva Marisaldi, Giuseppe Penone, Paola Pezzi, Lisa Ponti, Rosa Maria Rinaldi, Arcangelo Sassolino, Marinella Senatore, Grazia Toderi, Grazia Varisco, Cordelia von der Steinen, Gilberto Zorio.
“Questi venticinque artisti rappresentano uno spaccato della ricerca artistica attiva in Italia in quest’ultimo quarto di secolo, una ricerca esemplificata anche con opere storiche, in un libero attraversamento del tempo. – dicono i curatori della sezione Elena Pontiggia e Gabriele Simongini - Sono esposti artisti delle tendenze più diverse, con una idea "erratica" e pluralista dell'arte, senza preclusioni o preferenze di linguaggi. Una particolare attenzione è stata riservata alle donne artiste: alcune, attive da decenni, hanno avuto il loro pieno riconoscimento in questo nuovo millennio, altre si sono rivelate in questi stessi anni”.
Una terza sezione a cura di Giacinto Di Pietrantonio espone le opere di altri quindici autori che ad oggi possono rappresentare, secondo la scelta curatoriale, lo stato attuale dell’arte contemporanea, e dove non mancheranno anche rappresentanti marchigiani. Si tratta di artiste e artisti che utilizzano vari media, selezionati per la loro capacità di lavorare in modo innovativo sia con le tecniche tradizionali come pittura, disegno, scultura che con quelle più moderne come la fotografia, il digitale e il mondo del web, tra cui si segnalano: Paola Angelini, Stefano Arienti, Simone Berti, Luigi Carboni, Giuliana Cunéaz, Loredana Di Lillo, Iulia Ghita, Federica Di Pietrantonio, Silvia Mariotti, Marco Pace, Edoardo Piermattei, Alice Romano, Luca Rossi, Lorenzo Scotto Di Luzio, Vedovamazzei.
“Una delle prime domande che mi sono posto quando sono stato invitato a curare il Premio Marche è stata certamente quali artiste e artisti invitare? Partendo da quando? Come e perché? Ho deciso che la selezione, seppur ristretta, avrebbe dovuto essere anche la mia storia con alcuni artisti con i quali ho iniziato a collaborare dalla seconda metà degli anni Ottanta fino ad oggi” – racconta Giacinto Di Pietrantonio riguardo alla sua selezione – “Sappiamo che l’abilità tecnica è solo un aspetto dell’arte, ciò che ha altresì inciso sulla mia ricognizione son state le tematiche affrontate come la natura, l’ecologia, l’infanzia, l’educazione e, ultimo ma non ultimo, la questione dell’arte con la proposta di temi classici come il ritratto, la natura morta, il paesaggio, l’astrazione versus figurazione, tecnica versus pensiero per cui senza la loro relazione non vi è arte che può essere considerata tale”.
La Direzione Artistica della rassegna è di Stefano Tonti e Arianna Trifogli e il Comitato Scientifico è composto da: Giacinto Di Pietrantonio, Stefano Papetti, Elena Pontiggia, Gabriele Simongini, Stefano Tonti e Arianna Trifogli.
SIMONE BERTI
È nato a Adria nel 1966, Vive e lavora a Milano.
Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, Kingston University a Londra, il Corso Superiore di Arti Visive alla Fondazione A. Ratti a Como, con J. Kosuth, ha collaborato ed esposto, tra le altre, con la Galleria Massimo De Carlo Milano, Galleria Sales a Roma, Analix Forever a Ginevra, con Galleria Benedetta Spalletti - Vistamare a Pescara e Studio Geddes Franchetti, Roma.
Ha esposto le sue opere in musei e esposizioni internazionali come:
MOCA Museum of Contemporary Art, Chicago e a Palazzo Grassi a Venezia, nella mostra Italics, a cura di Francesco Bonami. Precedentemente ha partecipato a Egofugal - 7ma Biennale di Istanbul, diretta da Yuko Hasegawa. Più di recente al MACRO, a Roma ha presentato la sua ultima personale: Simone Berti - Appunti Di Una Generazione, 2017.
Fare Mondi / Making Worlds, 52 ^ Biennale Internazionale d’Arte di Venezia nel 2009, invitato dal direttore Daniel Birnbaum. Nel 2014 Visioni per un Inventario, alla Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Tra il 1999 e il 2000 alla Whitechapel Art Gallery, Londra, al Museum of Contemporary Art, Chicago e al Hammer Museum - UCLA, Los Angeles nella mostra itinerante Examining Pictures, a cura di Francesco Bonami e Judith Nesbitt. Nel 2000 è invitato a Borderline syndrome: Energies of Defense, Manifesta 3 - The European Nomadic Biennial, Ljubljana. Ha esposto il suo lavoro al MAXXI di Roma nella mostra, Apocalittici Integrati. Nel 2008 The Road to Contemporary Art / Cose mai viste, a cura di Achille Bonito Oliva, Terme di Diocleziano,
Roma - IT. A Pechino a Young Italian artists at the turn of the millennium, Galleria Continua, nel 2006. Nel 2005 la mostra Personale, alla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea GaMEC, Bergamo.
Ha esposto inoltre a Polyphonix 40, Center Georges Pompidou, Parigi; Zeitwenden/ Outlook, Kunstmuseum, Bonn; SMAK Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gent; El tiempo del Arte, Fundación PROA, Buenos Aires - RA; ExIt, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Visioni a catena all’Hara Museum, Tokyo - J.
EDOARDO PIERMATTEI
È nato ad Ancona nel 1992 e vive e lavora a Torino, dove ha aperto Spelonca, il suo studio, ricavato unendo un’ex chiesa e un ex night club.
Dal 2016 al 2020 collabora con la galleria Thomas Brambilla di Bergamo, con cui espone, nel marzo 2017,
Porziuncola in uno stand personale ad Art Basel Hong Kong. Nel 2017 inaugura la sua prima personale,
PATRONI, nella sede della galleria Brambilla a Bergamo. Ad aprile 2018, per il progetto Italian Villages di
Airbnb, Piermattei dipinge a cemento e pigmento una volta e realizza un baldacchino per una casa di
proprietà del comune di Sambuca di Sicilia.
L’ultima mostra personale, Appunti per un miracolo permanente si è svolta nel 2021 a Torino, in
collaborazione con Quartz studio. Durante il Supersalone 2021 di Milano realizza la sua prima collezione di
tappeti in collaborazione con il brand CC-tapis.
La sua pratica interpreta l’opera d’arte come un’intersezione tra pittura, scultura, architettura e pasticceria. L’immaginario di riferimento è quello barocco e medievale, inteso come momenti culminanti della propaganda cattolica, pilastro della cultura occidentale. Piermattei reinterpreta questa tradizione attraverso l’uso di materiali, soprattutto il cemento, divenuto simbolo dell’arte e dell’architettura del dopoguerra.
Attraverso interventi site-specific, lavora sulle superfici con cemento pigmentato, colmando i vuoti lasciati dal deterioramento e restituendo una nuova presenza alle immagini scomparse.
LA STORIA DEL PREMIO MARCHE
Il Premio Marche è la manifestazione d’arte contemporanea tra le più significative del Centro Italia, di valenza nazionale e di più rilevante e importante tradizione storica tra quelle attivate nel territorio della regione delle Marche.
Organizzato dall’A.M.I.A. (Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche), quale Ente fondatore e principale promotore, l’Associazione (già continuazione dell’Accolta “Amici della Cultura”, operativa fin dal 1953), ha partecipato nel territorio all’organizzazione di manifestazioni di livello sovraregionale e nazionale, rivestendo un ruolo fondamentale e di grande rilievo per la divulgazione dell’arte, anche attraverso il proprio spazio espositivo, quello della Galleria d’Arte Puccini ad Ancona, con un notevole contributo scientifico di carattere artistico - culturale sia a livello espositivo che critico.
Dopo lo storico esordio della Mostra d’Arte Regionale del 1956, il PREMIO MARCHE, fin dalla sua prima edizione nel 1957 (anche grazie alla dedizione della figura del prof. Alfredo Trifogli, storico Presidente, che ne è stato l’ideatore e principale promotore), negli anni Novanta è diventata una tra le rassegne più significative del secondo Novecento (seconda solo alle grandi manifestazioni nazionali come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e la Triennale di Milano), annoverando tra i suoi curatori, critici come Mariano Apa, Renato Barilli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Enrico Crispolti, Luigi Dania, Mario De Micheli, Floriano De Santi, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Armando Ginesi, Giorgio Di Genova, Sandra Orienti, Cesare Tacchi, Toni Toniato, ecc.
Il PREMIO MARCHE nel corso della sua storia ha visto inoltre la partecipazione di quasi la totalità dei maggiori artisti del secondo Novecento, alcuni già affermati in quegli anni e altri che lo diventarono in seguito, come Luigi Bartolini, Ubaldo Bartolini, Alberto Burri, Corrado Cagli, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Arnaldo Ciarrocchi, Claudio Cintoli, Enzo Cucchi, Bruno da Osimo, Bruno D’Arcevia, Luciano De Vita, Pericle Fazzini, Dante Ferretti, Omar Galliani, Piero Gilardi, Renato Mambor, Eliseo Mattiacci, Giuseppe Migneco, Umberto Peschi, Cesare Peruzzi, Fausto Pirandello, Gino Severini, Mario Sironi, Wladimiro Tulli, Orfeo Tamburi, Giuliano Vangi, Valeriano Trubbiani, per citarne solo alcuni, elenco che, tra i tanti menzionabili, risulta estremamente incompleto.
LE DICHIARAZIONI
Stefano Tonti, presidente AMIA, Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche
La nostra mostra si chiama ERRATICA: abbiamo infatti “errato” nel tempo, portando il Premio in diversi luoghi della regione, in città come Ascoli Piceno e Urbino, agli antipodi delle Marche, ma entrambe realtà con un ruolo importante nell’ambito artistico: più contemporanea Ascoli, più storica Urbino, con la sua Galleria Nazionale delle Marche.
Poi abbiamo pensato — e qui va dato merito sia alla Regione Marche, ma soprattutto all’Amministrazione comunale — che era arrivato il momento di tornare ad Ancona, perché il Premio Marche si riconosce nella sua città, ad Ancona.
Arianna Trifogli, vice presidente AMIA, Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche
Per me oggi è una grande emozione vedere rinascere il Premio Marche ad Ancona, nella sua sede originaria, dove mio padre lo fondò e lo fece crescere. Riportare qui il Premio dopo tanto tempo significa restituire alla città un’iniziativa capace di raccontare l’arte contemporanea, proprio come lui desiderava.
Ringrazio la Regione Marche per il sostegno e l’entusiasmo dimostrati: il Presidente Francesco Acquaroli e il sottosegretario alla Presidenza Silvia Luconi. Ringrazio il Comune per aver promosso e coorganizzato la mostra: il Sindaco Daniele Silvetti e l’Assessore Marta Paraventi.
Credo profondamente che la valorizzazione del nostro territorio passi anche attraverso l’arte contemporanea. Ringrazio quindi i curatori — Giacinto Di Pietrantonio, Elena Pontiggia e Gabriele Simongini — per aver creduto nel progetto, e Marco Tittarelli per la sezione dedicata al lascito storico del Premio. Un grazie anche a Federica Lazzarini, al professor Stefano Papetti e ai numerosi artisti presenti oggi.
Un ulteriore ringraziamento va a chi ha lavorato per la migliore riuscita di questa iniziativa. Il progetto è stato condiviso non solo dagli amministratori, che ne conoscevano il valore, ma anche da tutti i collaboratori che si sono appassionati alla rassegna. Credo che questo sia un segno bellissimo: far ripartire un’iniziativa e, di conseguenza, portare lavoro a persone del territorio, tutti giovani marchigiani, è un valore aggiunto, nel nostro piccolo, qualcosa che avrebbe fatto piacere anche a mio padre: la collaborazione di maestranze giovani e marchigiane.
Silvia Luconi, Sottosegretaria alla Presidenza della Regione Marche
È bellissimo che il Premio Marche torni ad Ancona. Questo dimostra anche l’investimento importante che sia il Comune di Ancona sia la Regione Marche hanno fatto sul progetto, che vuole mettere al centro gli artisti marchigiani, in un settore che spesso siamo abituati a pensare come non nostro. Invece, nella nostra Regione esistono tantissime realtà artistiche degne di nota. L’arte contemporanea che si respira qui dentro questa mattina ne è un esempio. Ci sono numerosi artisti marchigiani di fama nazionale e anche internazionale.
Credo che il turismo possa declinarsi in molteplici modalità, e la modalità principale per valorizzarlo è proprio la cultura. Sono quindi felicissima che questa mostra sia nel capoluogo della nostra bellissima Regione, che dimostra ancora una volta di essere un punto di riferimento importante sotto molteplici aspetti, ma soprattutto sotto quelli culturali. Credo che questa mostra sarà sicuramente un punto di riferimento importante per il nostro territorio. Nel mio nuovo incarico, cominciato da poco, sono a disposizione per tutti i progetti futuri che riterrete fondamentali. La Regione, ovviamente, c’è.
Aldo Grassini, Presidente Museo tattile Statale Omero
Questa edizione del Premio Marche si apre per la prima volta all’accessibilità, grazie alla collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero. Sono state selezionate alcune opere fruibili anche tattilmente e accompagnate da descrizioni audio disponibili tramite audiopen. Si tratta di un primo intervento che verrà completato nel corso di Erratica con ulteriori contributi e con un programma di visite tattili inclusive. Inoltre sarà attivata la reciprocità di ingresso ridotto tra Erratica e la Collezione Design del Museo Omero.
Andrea Agostini, Presidente di Fondazione Marche Cultura
Fondazione Marche Cultura sostiene con convinzione il ritorno del Premio Marche – Biennale di arte contemporanea ad Ancona, con un programma ambizioso che raccoglie le più significative proposte artistiche presenti e passate. Il capoluogo della nostra regione merita di recuperare un ruolo centrale nel dibattito artistico nazionale. Non è certo casuale, inoltre, che il premio torni nella sua città natale proprio nell’anno in cui Ancona si candida, con autorevolezza, a Capitale italiana della cultura 2028. Mi auguro che questa pregevole rassegna possa costituire il punto di partenza di un percorso virtuoso, che posiziona la cultura e l’arte come cuore pulsante della crescita di una città.
Beatrice Giongo, Marche Teatro
Porto i saluti del presidente Valerio Vico e del Consiglio di Amministrazione. Marche Teatro è orgogliosamente partner del Premio Marche ed ha in programma azioni di promozione e di comarketing. Siamo da sempre aperti alle sinergie, quindi questa collaborazione ci rende orgogliosi. Bentornati, e lunga vita al Premio Marche!
Moreno Clementi, Viva Energia
Siamo veramente orgogliosi di fare la nostra parte per sostenere questa iniziativa che riporta il Premio Marche ad Ancona. Oltre all’energia, che è un bisogno primario, siamo lieti di portare al territorio quella bellezza e quell’armonia che sono la cultura può dare, trasformandosi anche in motore di sviluppo per la società.
ERRATICA
PREMIO MARCHE 2025 - Biennale d’Arte Contemporanea - 22 novembre 2025 – 28 febbraio 2026 Mole Vanvitelliana, Ancona
ORARI
Lunedì chiuso
Dal martedì al venerdì 15-19
Sabato, domenica e festivi 10-13; 15-19
BIGLIETTI Intero € 8
Ridotto € 5 per residenti, dipendenti comunali, studenti, over 65, under 25 e possessori di card: Feltrinelli, Coop, Marche Teatro, iscritti al FAI, Italia Nostra, Touring Club e ICOM, soci ACI / famiglie con minori al seguito.
La riduzione è prevista inoltre per coloro che:
- pranzano in un ristorante di Ancona;
- hanno soggiornato almeno una notte nelle strutture ricettive marchigiane;
- visitano la mostra con un accompagnatore residente nel Comune di Ancona.
Gratuito under 16, giornalisti muniti di tesserino, guide turistiche iscritte all’albo nazionale, ospiti - per almeno 2 notti - nelle strutture ricettive di Ancona, disabili e accompagnatori, i dipendenti del Comune di Ancona.
Reciprocità di ingresso ridotto tra mostra e Collezione Design del Museo Statale Tattile Omero.
Segreteria organizzativa
AMIA - Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche -Via Matteotti 31/A Ancona E-mail: premiomarche@gmail.com
Web www.premiomarche.it
Fb Premio Marche Ig premiomarche
Comune di Ancona
Pinacoteca Civica “F. Podesti” via Pizzecolli n. 17, Ancona -tel. 071 2226625 – 6626 -pinacoteca@comune.ancona.it
Visite guidate € 10 (comprensivo del costo del biglietto) a cura di Ancona Servizi: per prenotazioni: 333 6166898 – pinacoteca@anconaservizi.it.
Ufficio stampa
Maria Chiara Salvanelli | Press Office & Communication
Maria Chiara Salvanelli | Email mariachiara@salvanelli.it - Cell +39 3334580190
Valeria Frisolone | Email valeria.frisolone@salvanelli.it - Cell + 39 3343523916
Ufficio Stampa Comune di Ancona – ufficio.stampa@comune.ancona.it
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Ultimo aggiornamento: 24 novembre 2025, 09:33