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Scade il 25 settembre l'avviso dell'Agenzia del Demanio per l'affidamento in concessione del “Vecchio Faro” di Ancona

L’immobile rientra nel patrimonio definito dal “Piano Città"

Data :

12 agosto 2025

Municipium

Descrizione

Fino alle ore 12:00 del 25 settembre è possibile inoltrare all’Agenzia del Demanio le offerte per l’affidamento in concessione temporanea ( da 6 mesi a 6 anni) del Faro sul Colle dei Cappuccini, la lanterna da tempo dismessa che svetta sul porto e sulla città di Ancona, all’interno del parco del Cardeto.

L'ex Faro dei Cappuccini fu costruito nel 1859 per illuminare le rotte delle navi dirette al porto di Ancona. Dopo il suo abbandono nel 1965, il faro è stato restaurato nel 2000 e riaperto al pubblico. Oggi è incluso nel piano di valorizzazione dell'area che prevede la realizzazione di sale espositivo-museali e spazi di socialità attraverso il partenariato pubblico-privato. Un luogo identitario che continua a orientare il futuro della città.

La concessione è la risultante di un accordo denominato Piano Città degli immobili pubblici di Ancona- firmato nel febbraio scorso dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dal Sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, e dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, insieme al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo, e al Pro Rettore dell'Università Politecnica delle Marche, Marco D’Orazio, alla presenza del Sottosegretario Lucia Albano, in rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Un patto istituzionale pensato per pianificare in modo integrato il patrimonio immobiliare pubblico in un’ottica di recupero funzionale degli immobili pubblici, della loro restituzione alla vita attiva delle comunità, per rispondere sia alle esigenze logistiche delle Pubbliche amministrazione sia ai fabbisogni del territorio, inclusa la necessità di far fronte alle nuove dimensioni dell’abitare attraverso strumenti di partenariato e concessioni di valorizzazione.

Tutto ciò valorizzando la peculiarità di Ancona, da un lato il porto, che apre la città all’accoglienza verso le bellezze del Parco naturale e del centro storico, dall’altro l’Università, polo tecnologico e scientifico che attrae innovazione e conoscenza.

Sul fronte della sostenibilità si prevede il recupero del sistema naturalistico dei Parchi, il potenziamento della mobilità green, il miglioramento delle condizioni di benessere ambientale, la riduzione di consumo di suolo attraverso la riqualificazione con mix funzionali degli immobili pubblici.

Del patrimonio immobiliare da recuperare oltre al FARO, dichiarato già nel 1977 immobile di interesse culturale, fanno parte la Ex Caserma Stamura, il Parco "La Cittadella", l’ex Forte Garibaldi, l’ ex edificio Capitaneria di Porto, l’ ex Sede INPS, l’ ex Centrale del Latte, l’ ex mattatoio e il casermaggio Parco Cardeto

 

All'interno della strategia del Piano Città, volta a valorizzare il patrimonio comunale in chiave culturale e di rigenerazione- afferma l’assessore al Patrimonio Angelo Eliantonio- l'operazione che il Demanio sta facendo sul vecchio Faro risponde a una precisa visione che l'Amministrazione sta indicando, quella del riqualificazione del percorso da mare a mare in quota, parallelamente a quello in pianura. Il recupero e la nuova fruizione di questo bene storico con finalità sociali e turistiche in un contesto di pregio ambientale, sono in perfetta sintonia con la progettualità che stiamo portando avanti sul parco del Cardeto, sulla rigenerazione urbana e sulla valorizzazione del rapporto con gli affacci sul mare della nostra città".

 

 

Ultimo aggiornamento: 12 agosto 2025, 14:17

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