Descrizione
Proiezione speciale mercoledì 13 agosto all’Arena Lazzaretto Cinema, nell’ambito di una rassegna estiva che sta andando a gonfie vele, con circa 4000 presenze distribuite nelle 34 serate svolte, escludendo quella annullate causa maltempo. “Una media di spettatori che supera le edizioni precedenti- dichiara l’assessore alla Cultura, Marta Paraventi- evidenziando un trend in crescita nell’ ambito di una cornice, quella della Mole che si afferma particolarmente da quest’anno quale luogo incontro e socializzazione tra eventi, mostre come quelle del fotografo Giorgio Cutini e di Enzo Cucchi, musei, panorami, caffè letterario Lazzabaretto e, appunto, Arena Cinema”.
Mercoledì sera l’Arena ospiterà “Ossessione”, capolavoro di di Luchino Visconti del 1942, considerato da molti critici come il film che segnò la nascita del Neorealismo. La prima parte è girata nell’Ancona di quegli anni, del tutto riconoscibile e si avvale della interpretazione di un attore marchigiano, Massimo Girotti, protagonista maschile, al fianco della star italiana del momento, Clara Calamai, uniti in una intensa interpretazione. .
L’iniziativa fa parte del progetto culturale del Comune di Ancona Ancona cultura aperta. Visioni viaggi e identità per raccontare Ancona nel mondo. Una occasione per assistere alla proiezione di un’opera firmata da un grande maestro e legata alla storia del capoluogo, annoverata tra “i cento film italiani da salvare”. Alla proiezione è attesa la popolare annunciatrice e conduttrice anconetana Rosanna Vaudetti, accompagnata dal prof. Antonio Luccarini.
LE SCENE: l film di Visconti fu girato fra l'estate e l'autunno del 1942. Le prime immagini della città di Ancona sono quelle del cavalcavia della stazione ferroviaria, crocevia di destini, dal momento che è sul treno che Gino (Massimo Girotti) arriva ad Ancona e sul treno fa amicizia con “lo spagnolo” (Elio Marcuzzo). Prima di arrivare alla cattedrale della città dorica Gino, e l'amico si arrampicano per una strada in salita (che è via Cialdini, ripresa all'altezza dell'accesso al vicolo oggi intitolato a San Marco). Giunti sul piazzale di San Ciriaco, Gino si siede accanto allo spagnolo sul muretto del belvedere del piazzale del Duomo, intenti a scrutare le banchine del porto e il traffico dei traghetti e delle navi; Gino sogna di imbarcarsi e di dare una svolta alla sua vita. La sequenza continua mostrando il campanile del Duomo e l'edificio che gli stava accanto, oggi non più esistente. Lo sfondo e le soggettive cambiano continuamente: riprese, dai pesanti bombardamenti aerei alleati, così come alcune vie dei rioni di Ancona affacciantisi sul porto che fanno da sfondo ad a viene inquadrata la parte superiore dell'antica chiesa di Santa Maria in Curte, distrutta, pochi mesi dopo leltre scene del film; si scorge anche Palazzo Ferretti.
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Ultimo aggiornamento: 11 agosto 2025, 12:20