Descrizione
“Prosegue il lavoro dell’Amministrazione comunale per valorizzare il periodo storico napoleonico che ha visto coinvolta la città di Ancona. In quest’ottica, siamo felici di patrocinare quest’evento che ripercorre gli avvenimenti di cui la città è stata protagonista a cavallo del 1800 all’ombra di Napoleone.
L'iniziativa si svolge nel quadro della recente adesione del Comune di Ancona al progetto del Consiglio d’Europa, Destinazione Napoleone, che coinvolge la Federazione europea delle Città Napoleoniche” afferma l’assessore al Turismo, Daniele Berardinelli.
Dal maggio al novembre 1799 Ancona subì uno dei più lunghi e drammatici assedi della sua millenaria storia. Un testimone oculare ne ripercorre gli avvenimenti dandoci una panoramica generale del clima e delle vicende che la città visse in quel travagliato periodo. Finalmente, dopo più di 220 anni, possiamo disporre della traduzione italiana di quella cronaca riportata in maniera dettagliata ma anche in uno stile romantico così come nei migliori romanzi dell'Ottocento. Seguendo le varie fasi dei combattimenti e, soprattutto, soffermandosi attentamente sulle clausole della capitolazione, ci si rende conto che l'assedio, relegato dagli storici a puro avvenimento locale, ha invece una valenza pienamente di carattere internazionale.
Questa l'introduzione al libro "Défense d'Ancone. Cronaca di un assedio" di Michel-Ange-Barnard Mangourit, curato per la casa editrice Affinità elettive dal comandante Claudio Bruschi (Deputazione di storia patria delle Marche), autore di numerose pubblicazioni sulla storia cittadina, e tradotto dalla professoressa Anna Rita Rota. Il volume, ricco di immagini e di note esplicative, sarà presentato venerdì 19 dicembre alle 17 nella sala dei matrimoni di Palazzo degli Anziani, in piazza Stracca. Dopo un'introduzione dell'assessore al Turismo Daniele Berardinelli, lo studioso Sergio Sparapani inquadrerà il contesto storico di quella drammatica fase della nostra storia che vide combattere, da una parte francesi e italiani cisalpini e romani, e dall'altra altri italiani cosiddetti "insorgenti" guidati dal famoso Giuseppe Lahoz, accanto a contingenti austriaci, turchi e russi. L'assedio, sia dal mare che dalla terra, coinvolse tutto il tessuto urbano e tutti i quartieri, dai forti della cintura difensiva alle rupi del Passetto, dalle Grazie a Pietralacroce e nulla venne risparmiato ai civili, coinvolti in scontri all'ultimo sangue.
Il "testimone oculare" di quei fatti è naturalmente Mangourit, un po' rappresentante civile dell'occupazione napoleonica e un po' agente segreto. Questo intellettuale, tipico rappresentante dell'epoca dei Lumi, descrive, secondo la sua sensibilità, l'assedio ma anche i palazzi e gli abitanti del capoluogo della Marca in un'epoca di cambiamenti epocali.
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Ultimo aggiornamento: 17 dicembre 2025, 12:33