Descrizione
Oltre ottanta i progetti, all’insegna della rigenerazione culturale
Direttore artistico di uno dei più prestigiosi, il Premio Oscar Dante Ferretti
“Ancona. Questo Adesso” è il titolo del ricco dossier inviato al Ministero della Cultura per la candidatura di Ancona Capitale Italiana della Cultura 2028. Un titolo ispirato dalle parole del poeta anconetano Francesco Scarabicchi tratte dal libro “Una città di scoglio. Breve viaggio ad Ancona” che invita ad un compito civile e poetico: “Si conferma così la necessaria tensione a coniugare al presente tutto il passato del tempo di Ancona per proseguirne la vita e il senso, per avvicinare al nostro respiro ciò che resta di un antico di pietre, vie, monumenti, patrimoni. Fra le “promesse” e gli “auspici”. Il compito è quello di cogliere di ogni remoto la vicinanza, la prossimità a questo “adesso” della storia individuale e collettiva, farne un sentimento comune e una comune idea di ricchezza reperta e giacimento che i secoli hanno lasciato alla nostra consapevole custodia e meraviglia…” “
È questa tensione, fra il remoto e il presente, fra custodia e meraviglia, che Ancona accoglie come principio ispiratore di una candidatura che guarda al futuro. È il tempo necessario di scegliere, di abitare, di coniugare passato, presente e futuro
Questo Adesso, è un tempo che chiede di essere vissuto, abitato, condiviso. Questo è il principio di Ancona Capitale Italiana della Cultura 2028, un sentiero da percorrere, una sfida da vincere. Adesso Ancona è pronta.
Il dossier mira a ricostruire un patto simbolico e culturale tra Ancona, il suo mare e i suoi cittadini, restituendo alla comunità e al Paese il senso profondo di una città che non racconta solo ciò che è stata, ma ciò che vuole diventare, un luogo che si accende, che si rigenera, che sperimenta una nuova concezione di patrimonio culturale, in un presente che diventa slancio, trasformazione, orizzonte condiviso che costruisce il futuro.
Una città collocata al centro delle rotte internazionali, che trova nella cultura il cuore di un programma sostenibile ed innovativo di rigenerazione urbana, sociale ed economica, per fronteggiare sfide future e cogliere nuove opportunità.
Una gara alla quale Ancona partecipa forte del ruolo che ha saputo costruire affermandosi come capitale istituzionale e simbolica dell’Adriatico, con la Dichiarazione di Ancona del 2000 e con l’approvazione della Strategia EUSAIR (Strategia dell’Unione europea per la Regione adriatica e ionica) e sede delle principali istituzioni che hanno dato vita ad EUSAIR stessa: l’Iniziativa Adriatico-Ionica, il Forum delle Camere di Commercio, il Forum delle Città ed il Forum delle Università per l’Adriatico Ionico. Spiccano a questo proposito le adesioni al dossier di candidatura delle città di Spalato, Dubrovnik, Zara a cui si è aggiunta Venezia.
Il dossier composto da sessanta pagine propone un progetto strategico condiviso da istituzioni, imprese, cittadini, che presenta oltre ottanta opere originali e site-specific ponendo la Cultura come leva di sviluppo, sostenibilità e cooperazione euro-mediterranea, con l’obiettivo di lasciare un’eredità duratura per le future generazioni.
Gli Enti
Il dossier è promosso da Comune di Ancona, Università̀ Politecnica delle Marche, Regione Marche, ANCI Marche a cui hanno aderito soggetti istituzionali come l’Arcidiocesi di Ancona- Osimo, l’Autorità Portuale di Sistema del Mare Adriatico, la Camera di Commercio delle Marche, Confindustria Provincia di Ancona, il FAIC – Federazione delle Città Adriatico Ioniche, la Fondazione Marche Cultura, il Parco Regionale del Conero, il Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica, la Riviera del Conero.
Un dossier che è frutto del lavoro collegiale della Giunta guidata dal Sindaco Daniele Silvetti. Hanno aderito e presentato progetti la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro Urbino; la Direzione Regionale Musei Marche, Museo Archeologico Nazionale delle Marche e Museo Tattile Statale Omero; l’Archivio di Stato di Ancona; la Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche; l’Istituto per il Patrimonio Immateriale.
Un lavoro corale
Il dossier è stato predisposto da una direzione di candidatura, una squadra trasversale, multidisciplinare, in grado di connettere visione culturale, gestione progettuale e strategie europee in base ai seguenti ruoli: direzione culturale e governance istituzionale Marta Paraventi; direzione amministrativa Viviana Caravaggi; direzione creativa e progettazione Anghela Alò; innovazione digitale e università Paolo Clini; strategia europea e relazioni con i programmi UE Barbara Toce. In caso di vittoria il progetto, che si aggira intorno ai 7 mln di euro, sarà gestito a livello operativo da Marche Teatro, presieduto da Valerio Vico e diretto da Giuseppe Dipasquale e tra i soggetti che hanno presentato uno specifico progetto per il dossier.
Gli oltre ottanta progetti originali e site-specific, contenuti nel dossier sono stati presentati e curati da prestigiose direzioni artistiche, in primis quella di Dante Ferretti, e tra gli altri, Francesco de Melis, Enrico Maria Dal Pozzolo, Marco Ansaldo, Gabriele Simongini, Rachele Dubbini, Gabriele Tinti, Quiet Ensemble a cui si aggiunge la presenza di Abel Ferrara, insieme ai direttori artistici dei festival e stagioni dello spettacolo il cui lavoro arricchisce da sempre il percorso di ricerca creativa di Ancona, orientata per il 2028 al tema del mare.
Fondamentale il prezioso contributo di numerosi cittadini, chiamati a partecipare, attraverso l’indagine partecipativa on line lanciata dal Comune, per raccogliere idee, proposte ed iniziative.
Se la città vincerà la gara, il Maestro Andrea Bocelli ha già confermato con entusiasmo la sua presenza alla cerimonia inaugurale di Ancona Capitale Italiana della Cultura 2028.
Le MACROAREE
Il programma culturale di Ancona Capitale Italiana della Cultura 2028 si articola in quattro macroaree progettuali ispirate al titolo di candidatura e alla morfologia naturale della città: Questo Mare, Via Maestra, Adesso Parco e Mare Culturale, una mappatura che valorizza il territorio tra mare e parco, storia e futuro e si integra con le più avanzate strategie di rigenerazione urbana e con il piano urbanistico cittadino.
Le macroaree del dossier sono presentate dagli avatar dei numi tutelari della città, tra cui: Venere, alla quale era dedicato il tempio dove ora sorge la Cattedrale di San Ciriaco; Luigi Vanvitelli, nume tutelare di Questo mare; Ciriaco Pizzecolli, padre dell’archeologia e grande viaggiatore del XV secolo che conduce nel cuore della Via Maestra; Stamira, alfiera del tema Adesso Parco; Franco Corelli, celebre tenore, spirito guida del Mare culturale. Progettati dall’Università Politenica delle Marche, gli avatar hanno evidenziato il nesso tra memoria e innovazione, proponendo un racconto identitario che attraverso nuovi linguaggi digitali e narrativi intende reinterpretare il patrimonio storico e artistico di Ancona.
Questo Mare: afferma la matrice identitaria di Ancona e da cui prende forma la visione di futuro, pone al centro la città e il suo mare, fonte di ricchezza e luogo di scambi e di incontro tra popoli e culture. Grazie ad un significativo processo di rigenerazione urbana in atto, Questo mare, si propone come laboratorio di un nuovo rapporto tra infrastrutture e comunità, dove il porto non è solo luogo logistico o commerciale, ma anche spazio culturale, artistico e sociale. Hub creativo e cuore simbolico della candidatura è la Mole Vanvitelliana, progettata da Luigi Vanvitelli nel 1732 come lazzaretto, edificio pentagonale sospeso sul mare a protezione e ad apertura della città.
Via Maestra: richiama la storia e il patrimonio culturale di Ancona, quello che si snoda attraversando il suo centro storico fino all’Acropoli. I recuperi funzionali di spazi culturali e monumentali, il ruolo della Pinacoteca, del Museo Archeologico Nazionale, della Biblioteca, vanno nella direzione di consolidare una rete culturale e museale urbana. La Via Maestra diventa così filo narrativo della città, orientando cittadini e visitatori e trasformando i luoghi della cultura in nodi di una rete condivisa, tra mostre, convegni, eventi.
Adesso Parco: al tratto identitario di Ancona città di mare e di porto oggi si aggiunge anche quello di città-parco. Con il Parco urbano del Cardeto a picco sul mare e il Parco Regionale del Conero in cammino per diventare Parco Nazionale, Ancona è città in trasformazione, per divenire sempre più una città simbolo di equilibrio sostenibile tra natura, paesaggio e arte. Qui si innesta l’esperienza collettiva tra itinerari che intrecciano trekking, archeologia, arte civile e religiosa che fanno di Ancona anche uno snodo di Itinerari culturali del Consiglio d’Europa.
Mare Culturale: mette al centro creatività digitale, nuovi linguaggi, cittadinanza attiva e spazi per le giovani generazioni. Un mare che unisce, raccogliendo i progetti dei soggetti della cultura del Comune di Ancona, voci del contemporaneo e la forza inventiva del territorio per costruire un ecosistema fondato sull’economia della conoscenza, con formazione internazionale, valorizzazione dei talenti e connessioni con le transizioni del nostro tempo.
Tra i progetti portanti del dossier spicca il Museo della civiltà del Mare Adriatico firmato dalla direzione artistica di Dante Ferretti tre volte Premio Oscar per la scenografia ("The Aviator" 2005, "Sweeney Todd" 2008 e "Hugo Cabret" 2012)
Un concept innovativo a livello internazionale che connette la narrazione della dimensione marittima con i suoi contenuti naturalistici, storici, sociali, economici e culturali alla celebrazione dell’arte di Ferretti, il cinema, che più di ogni altro ha contribuito a creare e ricostruire immagini, visioni e scene dei secoli scorsi e di oggi del Mare Adriatico.
“Ancona è meravigliosa, qui è cominciata la mia carriera ho girato i miei due primi film: “Le prigioniere dell’isola del diavolo” e “Il giustiziere dei mari”, poi con Fellini, ci siamo ispirati proprio ad Ancona per “E la nave va” nel 1983; ora stiamo lavorando a un grande progetto, voglio essere un testimonial della bellezza della mia regione, negli Stati Uniti tante persone impazzirebbero per vivere nelle Marche e nel suo capoluogo” ha detto Dante Ferretti in un messaggio inviato per la presentazione di Ancona Capitale Italiana della Cultura 2028.
L’identità visiva
Il logo di Ancona Capitale Italiana della Cultura 2028, ideato dal Corso triennale di Graphic e Web Design di Poliarte, storica Accademia AFAM di Ancona, ora parte del Gruppo Rainbow, è frutto del lavoro degli studenti, coinvolti per dare voce alle nuove generazioni e rappresentare la visione futura della città. Nei colori giallo e nero, prende forma da un gomito stilizzato: evocazione grafica del promontorio, dall’antico nome greco della città “Ankón” (gomito), proteso sull’Adriatico, dove la curva valorizza la relazione città-mare e la rara condizione visiva in cui, dallo stesso punto di terraferma, si può osservare il sole sorgere e tramontare sul mare. Il payoff, ispirato ai versi del poeta Scarabicchi, Questo Adesso, completa l’identità visiva infondendo poesia e radicamento. Il logo viene declinato nei colori e arricchito con simboli grafici distintivi per le diverse macroaree tematiche del progetto: Questo Mare (Arco di Traiano nel porto antico), Via Maestra (leone stiloforo del protiro di San Ciriaco), Adesso Parco (falesia a picco sul mare), Mare Culturale (Mole Vanvitelliana).
“Ancona. Questo Adesso”:
Una città in trasformazione Il dossier "Ancona. Questo Adesso" presenta Ancona come una città in trasformazione, che pone la rigenerazione urbana, strettamente connessa al piano urbanistico, al centro di una trasformazione culturale e sociale. Lo spazio pubblico diventa piattaforma di relazioni, memoria e innovazione: aperture e valorizzazioni di spazi culturali, il recupero del patrimonio e la riattivazione di luoghi inutilizzati mirano a creare accessibilità, inclusione e senso di comunità. Interventi su piazze, mobilità dolce e spazi storici intendono ricucire il tessuto urbano e produrre un impatto duraturo, facendo della rigenerazione un motore di crescita culturale, sociale e urbana.
Welfare culturale, inclusione, accessibilità Centrale nell’intero programma il welfare culturale, politiche e iniziative volte a garantire benessere e inclusione, quale tema trasversale. Il diritto alla fruizione accessibile e inclusiva diviene il principio ispiratore di musei, eventi, percorsi urbani, strumenti digitali e di ogni esperienza culturale trasformandosi in un vero e proprio marchio distintivo della città grazie alla guida del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, eccellenza internazionale del settore.
Una destinazione culturale La cultura è la leva per attrarre visitatori e promuovere uno sviluppo urbano, sociale ed economico sostenibile. Il dossier mira a costruire un’identità condivisa che valorizzi il patrimonio storico, artistico, paesaggistico ed enogastronomico, generando un turismo di destinazione. Ancona si pone come modello di città orientata ad un turismo lento, accessibile e consapevole che punta sulla qualità. La strategia turistica si fonda su un approccio integrato e sostenibile, capace di connettere cultura, natura, blue economy e innovazione, valorizzando l’identità locale in chiave europea ed internazionale.
I giovani Nel cuore del dossier i giovani e gli studenti dell’Università Politecnica delle Marche, grazie alla progettazione di iniziative culturali, percorsi formativi e spazi creativi pensati per le nuove generazioni. Laboratori digitali, residenze artistiche, hub per start‑up culturali trasformano piazze, nuovi musei e il porto in luoghi di sperimentazione e lavoro. L’obiettivo è costruire opportunità di formazione, occupazione e partecipazione: fare di Ancona una città da vivere per i giovani, motore di talenti, innovazione e cittadinanza attiva.
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Ultimo aggiornamento: 29 ottobre 2025, 12:03
 
            