Descrizione
Comunicato post conferenza stampa
È cominciato ufficialmente oggi, nella Sala Giunta del Comune di Ancona, il viaggio dell’edizione 2025 dello Special Triathlon per la Fibrosi Cistica. Un evento che unisce sport, solidarietà e informazione, promosso dalla LIFC Marche, con Fabio Guiotto, l’atleta vicentino, che oggi vive ad Ancona con la sua famiglia e che anche quest’anno si mette in gioco per una causa importante.
Fabio Guiotto ha presentato la sua nuova impresa sportiva nata per accendere i riflettori sulla fibrosi cistica, una malattia genetica invisibile e ancora oggi senza una cura definitiva. Un’idea che va oltre lo sport e parla di resilienza, determinazione e comunità.
Non è la prima volta che Guiotto si spinge oltre i propri limiti per sensibilizzare su questo tema. Nel 2024 ha percorso 400 km in due giorni, da Valdagno (VI) fino a Numana, tra corsa, bici e nuoto. Un’avventura che ha lasciato il segno, non solo per la sfida fisica, ma per l’energia positiva che ha coinvolto due regioni.
Il progetto ha mobilitato aziende, associazioni e tanti cittadini tra Veneto e Marche, portando alla raccolta di quasi 15.000 euro. Fondi fondamentali per realizzare una palestra all’interno del Centro Fibrosi Cistica delle Marche, dove i pazienti potranno continuare ad allenarsi anche durante i ricoveri ospedalieri.
Le dichiarazioni
Raffaella Piazzini, vicepresidente LIFC Marche, ha annunciato l’inizio ufficiale dell’evento: «L’evento comincerà nel pomeriggio di oggi a Numana, con una serata di musica, informazione e solidarietà, dove parleremo di sport e della possibilità di vivere una vita il più possibile sana, anche per chi nasce con patologie che purtroppo ancora oggi non si possono eliminare. Sarà anche una chiacchierata con altri pazienti, aperta a tutti, per riflettere insieme su come vivere al meglio, fare rete e costruire un futuro con il sorriso e in collaborazione».
Manuela Caucci, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Ancona, ha portato il saluto dell’Amministrazione: «L’incontro con Fabio Guiotto e Raffaella Piazzini è stato per me molto toccante, e rivelatore di un’esperienza e di un impegno che ammiro moltissimo. E’ necessario tenere sempre alta l’attenzione su queste realtà, perché chi le vive sa quanto sia importante garantire non solo cure, ma anche una vita il più normale possibile, fatta di condivisione e inclusione. Lo sport, in questo senso, riesce davvero a fare cose meravigliose».
Gabriele Calducci, referente locale per l’organizzazione, ha sottolineato il valore umano dell’iniziativa: «È stato un piacere aver conosciuto questi ragazzi lo scorso anno e ancora di più condividere oggi l’iniziativa con Ancona. Le attività come questa uniscono sport, turismo e solidarietà, ma soprattutto creano legami e relazioni che rendono questi eventi sempre più significativi».
Benedetta Fabrizzi, responsabile del Centro Regionale Fibrosi Cistica delle Marche, ha illustrato il valore terapeutico dello sport: «Di solito si fa fatica a immaginare un malato che fa sport, ma per chi nasce con una malattia genetica come la fibrosi cistica, costruire una vita sana è l’obiettivo. Sport, alimentazione e movimento sono fondamentali per il benessere. Per questo vogliamo realizzare una palestra interna al centro, con attrezzature adatte all’uso ospedaliero, per aiutare i pazienti a mantenersi allenati anche durante i ricoveri. Il nostro sogno? Far diventare “vecchi” i bambini del centro. Nella nostra realtà, diventare anziani è il vero successo della cura».
La conferenza si è chiusa con un messaggio condiviso: unire sport, solidarietà e informazione è un modo concreto per costruire salute e speranza.
Per ulteriori informazioni:
LIFC Marche – www.fibrosicisticamarche.it
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Ultimo aggiornamento: 16 giugno 2025, 12:02